mercoledì 23 maggio 2007

Il Tempo e la qualità della vita


Tra aprile 2002 e marzo 2003, l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha effettuato una complessa ricerca sull’USO DEL TEMPO DA PARTE DELLE FAMIGLIE ITALIANE. Il Comune di Torino, grazie ad un accordo con l’ISTAT e al contributo della Regione Piemonte e della Provincia, ha chiesto di allargare il campione di famiglie previsto per la Città di Torino e per i 14 Comuni della cintura con essa confinanti, al fine di ottenere dati significativi anche a livello locale.

Grazie a ciò, oggi Torino è l’unica città italiana a disporre di dati sull’uso del tempo dei suoi cittadini e quindi a poterli utilizzare, sia per meglio comprendere il modo in cui questi organizzano la propria vita quotidiana, sia per individuare strozzature, punti di tensione o di mancato coordinamento.

È notevole l’interesse che l’indagine può quindi rivestire al fine di definire le politiche pubbliche più adeguate e più rispondenti ai bisogni dei cittadini. Tanto più importante in questa fase nella quale la ristrettezza delle risorse a disposizione dei Comuni, delle Province e delle stesse Regioni obbligherà i decisori politici a difficili selezioni qualitative e quantitative della loro destinazione.

Oggi è stato presentato, presso il Circolo dei Lettori, il libro "ANDARE A TEMPO: IL CASO TORINO. " nel quale sono riportatit i dati della ricerca sui tempi della Città.

Vi segnalo due interessanti interventi del convegno che ha presentato la prima parte di questi dati :

COME VIVE LA CITTÀ. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA A TORINO E CINTURA
a cura di Maria Carmen BELLONI - Dipartimento di Scienze Sociali - Università degli Studi di Torino

FLESSIBILITÀ, TEMPI DI VITA E ORARI DI LAVORO
a cura di Luciano PERO - MIP Politecnico Milano

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come mai vi manca spesso il numero legale...è una questione di tempi o orari? Scherzo, ma ho come l'impressione che la maggioranza del 66,6 sia un pò assatanata Marco