mercoledì 18 novembre 2009

Nuova sede per l’Agci a Torino

L’Associazione generale delle cooperative italiane inaugura i suoi uffici in corso Traiano

Enzo Lavolta e Mercedes BressoL’Agci (Associazione generale delle cooperative italiane) ha una nuova sede a Torino, in corso Traiano 24/10.
L’associazione è nata nel 1952, quando un gruppo di cooperative di ispirazione repubblicana, socialdemocratica e liberale si staccarono dalla Lega nazionale delle cooperative e Mutue.
L’organizzazione si prefigge il compito di assistenza e tutela al movimento cooperativo.
Al 16 settembre scorso, le 6874 cooperative associate, che contano 387.968 soci, hanno fatturato 7 milioni di Euro, operando nei settori: solidarietà, abitazione, cultura, credito e finanza, pesca e agricoltura.
In Piemonte le cooperative associate sono 255 con 10.503 soci, con un fatturato, nello stesso periodo precedente, di 207.000 Euro.
AI soci si aggiungo i dipendenti non soci, che sono in totale 21.417, in Piemonte sono 178.
Innanzitutto esprimo entusiasmo – ha dichiarato il presidente della Commissione Lavoro Enzo Lavolta, presente all’inaugurazione delle sede torinese, in rappresentanza della città – per l’apertura degli uffici della Agci, in una zona periferica della città, come corso Traiano. In una città che si sta sviluppando e trasformando – ha proseguito Lavolta – l’apertura in un’area non aulica di Torino è un segno di attenzione verso uno sviluppo integrale dell’area urbana”.
In un contesto di crisi economica – ha ancora detto il presidente – l’Agci è sicuramente un punto di riferimento per le cooperative torinesi che ne fanno parte e l’inaugurazione ci offre l’opportunità di riflettere sull’importanza del modello cooperativo. La vicinanza tra capitale e lavoro – ha infine concluso Enzo Lavolta – è prerogativa propria del movimento cooperativo e oggi si conferma modello solido anche al fine della stabilità occupazionale”.

Nella foto: Il presidente della Commissione consiliare Enzo Lavolta con la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso

giovedì 5 novembre 2009

Agile srl, sindacato e lavoratori ascoltati dalla commissione Lavoro di Palazzo civico




manifestanti


Ospiti della Commissione lavoro, presieduta da Enzo Lavolta, le Organizzazioni sindacali e i lavoratori della società Agile, acquisita dallo scorso 15 giugno, da Omega Spa.
Agile srl, si occupa di prodotti informatici, hardware, software e networking e ha sedi su tutto il territorio nazionale.
Nell’ottobre scorso, la società ha avviato le procedure di licenziamento per 1.192 lavoratori su un totale di 1.937 persone. Nella sede torinese, il licenziamento riguarda 110 dipendenti su 139.
A Ivrea, l’altra sede piemontese, i licenziati saranno 109 su 172.
“La vicenda è complicata – ha esordito Bellomo della Cgil – perché la società è controllata da Omega (che conta circa 10.000 addetti) che ha anche altre società, soprattutto call-center. Da agosto– continua il sindacalista – non sono stati pagati gli stipendi, e c’è la certezza che l’azienda non avrà più commesse. Sono state avviate trattative legali – dice ancora Bellomo – le gate alle operazioni societarie di cessione.
“Siamo di fronte a una azienda di servizi informatici con un portafoglio clienti ridotto ma consolidato e formato da clienti importanti. Non capiamo – continua il rappresentante sindacale – l’assetto societario, quali siano gli obiettivi e il posizionamento dell’azienda; in questo modo i lavoratori restano senza "carte da giocare”. In questi giorni stiamo discutendo sulla possibilità di costituire un tavolo di lavoro col presidente del Consiglio. Non abbiamo bisogno, in questo momento – conclude Bellomo - di sensibilizzare l’opinione pubblica ma lavoriamo affinchè ci sia una svolta a questa vertenza.
In conclusione è intervenuto il vicesindaco Tom Dealessandri: “La situazione è stata ampiamente descritta; considerando il numero dei licenziamenti, la strada da percorrere, un tavolo col presidente del Consiglio, l’avete individuata ed è l’unica soluzione”.
Il presidente Enzo Lavolta ha annunciato che si preparerà un ordine del giorno, da portare in Consiglio comunale, lunedì 9 novembre 2009, per la votazione.