sabato 28 marzo 2009

Sessantacinque anni fa la battaglia di Monte Marrone


Commemorazione battaglia di Monte Marrone


Da Cassino a Ortona: una retta che taglia in due l'Italia. Nella primavera del 1944 era la "Linea Gustav", quella parte di esercito nazista schierato dal maresciallo Kesserling per bloccare l'avanzata degli alleati sbarcati a Salerno nell'autunno precedente. Storia recente del nostro Paese condita da episodi di ordinario eroismo come quello che vide protagonista il battaglione degli alpini "Piemonte". La mattina del 31 marzo '44, aggregate al Corpo italiano di Liberazione (che vide in pratica il suo debutto con questo avvenimento) le penne nere assaltarono frontalmente e conquistarono Monte Marrone, poco lontano da Cassino, con un'azione considerata impossibile dagli alleati anglo-americani. Gli alpini del "Piemonte" si ripeterono la notte fra il 9 e il 10 aprile quando, con altrettanto coraggio, Monte Marrone venne difeso dai tentativi dell'esercito tedesco di riconquistarlo.
Lavolta a
La definitiva conquista di Cassino il 16 maggio '44 avrebbe poi definitivamente cambiato le sorti del conflitto in Italia. Per ricordare quell'evento, anche quest'anno si è tenuta una celebrazione presso il cippo del parco di Italia '61 che ricorda i caduti di quella battaglia. Erano presenti autorità civili e militari, reduci dell'ANA (Associazione nazionale alpini) e, in rappresentanza della Città, il consigliere comunale Enzo Lavolta.


Nella foto: Il consigliere Enzo Lavolta (con la fascia tricolore) rende omaggio al cippo che ricorda i caduti di Monte Marrone

M.L.

martedì 10 marzo 2009

LAVORATORI PRECARI, L’IMPEGNO DEL COMUNE DI TORINO


Il Consiglio comunale di Torino ha approvato oggi un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori precari, con 30 voti favorevoli e 2 consiglieri astenuti.

Il documento (primo firmatario: Enzo Lavolta) impegna Sindaco e Giunta a invitare il Governo ad adottare entro il prossimo 31 marzo misure di sostegno del reddito, attraverso l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60 per cento della retribuzione percepita ogni mese nell'ultimo anno lavorativo, per tutti quei lavoratori attualmente esclusi dall'accesso agli strumenti previsti dal sistema di ammortizzatori sociali e che hanno perso il posto di lavoro a partire dal 1° settembre 2008.

L’ordine del giorno mira inoltre a estendere a tutti i lavoratori (in particolare ai precari e ai dipendenti delle piccole imprese) le tutele della cassa integrazione previste nei casi di crisi temporanea e di sospensione del lavoro. Così da evitare licenziamenti, che disperderebbero “risorse umane preziose, necessarie per la futura ripresa”.

Infine, il testo deliberato dalla Sala Rossa chiede vengano coinvolte le parti sociali, per arrivare al varo di un disegno organico di riforma degli ammortizzatori sociali attraverso le linee guida concordate tra Governo e parti sociali con il Protocollo del 23 luglio 2007. Favorendo forme di attivazione per la ricerca di impiego e per la formazione da parte dei lavoratori beneficiari delle tutele al reddito.